Cybersicurezza e protezione dei dati: ecco come l’AI può aiutare la PA
L’intelligenza artificiale deve diventare una risorsa indispensabile per la pubblica amministrazione in Europa. A stabilirlo è stata proprio la Commissione europea, che con il suo “Piano Coordinato sull’Intelligenza Artificiale” del 2021, ha esortato i paesi membri a “rendere il settore pubblico un pioniere nell’uso dell’IA”. Tre anni dopo, le strategie e gli investimenti dedicati all’implementazione di questa tecnologia sono aumentati notevolmente. Tuttavia, sembra che non si sia ancora giunti ad un’accelerazione decisiva, soprattutto in Italia. Qui, come riportato nel report “Le opzioni tecnologiche per la digitalizzazione avanzata della Pubblica Amministrazione” di The European House – Ambrosetti e Salesforce, la spesa per la realizzazione di nuovi progetti con l’AI per la PA è stata pari ad un miliardo di euro, ma molte delle iniziative pensate si trovano ancora in fase pilota.
Le attuali criticità della pubblica amministrazione
In questo momento, la pubblica amministrazione è alle prese con diverse problematiche riguardanti principalmente la cybersicurezza e la protezione dei dati. Nel dettaglio, si tratta di:
- difficoltà nella gestione e nella protezione di una vasta gamma di sistemi, reti e applicazioni;
- risorse finanziarie limitate, che impediscono di investire in soluzioni di sicurezza avanzate;
- formazione insufficiente, che determina l’assenza di personale specializzato;
- obsolescenza tecnologica dei sistemi utilizzati, più vulnerabili a minacce esterne;
- attacchi mirati da parte di hacker che puntano ad ottenere dati sensibili e informazioni gestite dalla PA;
- difficoltà nell’adeguamento a leggi e regolamenti sempre nuovi sulla privacy e la protezione dei dati;
La pubblica amministrazione deve quindi affrontare sfide tecnologiche, finanziarie e culturali per assicurare la sicurezza dei suoi dati e dei suoi sistemi. In questo senso, l’intelligenza artificiale può essere una soluzione decisiva.
Come l’AI può aiutare la PA
L’intelligenza artificiale può avere un ruolo cruciale nel processo di modernizzazione della pubblica amministrazione, migliorando significativamente la sua efficienza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Nello specifico, l’AI può:
- automatizzare attività ripetitive per ridurre i costi e gli errori umani;
- analizzare grandi quantità di dati per individuare tendenze, anomalie ed eventuali minacce alla sicurezza;
- valutare rischi e suggerire misure preventive per migliorare e rafforzare sistemi informatici e processi;
- assicurare privacy e sicurezza dei dati grazie a sistemi conformi alle norme attualmente in vigore;
- ridurre gli impatti ambientali ed energetici delle attività svolte;
- supportare la personalizzazione dei servizi destinati all’utente;
- garantire l’inclusività, l’accessibilità e la trasparenza della PA.
Tuttavia, tutto questo è possibile soltanto se il personale della pubblica amministrazione ha l’opportunità di essere adeguatamente formato. La digitalizzazione della PA non dipende, infatti, esclusivamente da fattori tecnologici ed economici. L’AI può liberare tutto il suo potenziale solo se gestita da professionisti che ne comprendono profondamente potenzialità e criticità, bilanciando l’innovazione con la sicurezza e la tutela dei dati.